Spagnolo: contro Valledoria non si può fallire

LA MADDALENA. Ha ricoperto quasi tutti i ruoli: difensore, centrocampista, attaccante. In porta nessuno gli ha mai chiesto di provarci. Di sicuro, anche tra i pali farebbe la sua bella figura. Gabriele Spagnolo, classe 1982, eclettico capitano dell´Ilvamaddalena, si è sempre adattato a fare di tutto. La correttezza esemplare, in campo e fuori, l´ardore agonistico e le indiscusse doti tecniche e atletiche ne fanno un giocatore invidiato da molti allenatori. Lui non si scompone, fa spallucce e guarda avanti, concentrato com´è sulla salvezza dell´Ilvamaddalena, con la quale festeggia dieci anni di fila in prima squadra. Altruista e generoso come pochi, non tira mai la gamba indietro, anche quando c´è il rischio di farsi male. Spesso è stato eletto beniamino del pubblico del Comunale, orgoglio di mamma Anna e papà Luigi, che non smettono mai di incoraggiarlo. «L´Ilva è una grande famiglia - ammette Spagnolo -. Quest´anno la società è riuscita ad allestire una squadra dando fiducia ai giocatori locali, che stanno rendendo al massimo per conquistare la meritata salvezza in Promozione. Un esempio su tutti è rappresentato da Angelo Canu, atleta unico per le sue caratteristiche di centrocampista con spiccate doti offensive. Ci sta aiutando tantissimo, a dispetto di chi non riponeva più fiducia in lui. Non a caso nell´ultimo turno, a Olbia, contro il Porto Rotondo, ha realizzato una tripletta consentendoci di rimontare dal 4-0 al 4-3, ad un passo dal colpaccio». Domenica si riprende con Ilvamaddalena (punti 23)- Valledoria (p. 31). Una sfida oltremodo difficile, considerato che mister Catuogno dovrà fare a meno degli squalificati Andrea Arricca (2 turni), Mario Barretta e Andrea Conti (1 turno), con Fabrice Leoni e Simone Cardu inguaiati fisicamente. «Sarà dura - concorda il capitano isolano - Ma al "Pietro Secci" non possiamo fallire. Si preannuncia un finale di campionato da brivido, con una classifica corta e diverse squadre distanziate di pochi punti. Dobbiamo capitalizzare al massimo gli sforzi per toglierci al più presto dalla zona a rischio, così da scendere in campo senza l´assillo della vittoria a tutti i costi. Ho grande fiducia nella squadra. Al pubblico il compito di sostenerci ulteriormente».


scritto da Lorenzo Impagliazzo - La Nuova Sardegna