Ilva, in calendario cinque sfide da ultima spiaggia
LA MADDALENA. Mister Nino Catuogno lascia lo stadio Comunale appoggiandosi alle stampelle, doloroso ricordo di un incidente stradale. Gli animi sono tesi, al termine della partita tra l´Ilvamaddalena e l´Olmedo, qualche scaramuccia tra i giocatori anima un match che gli ospiti si sono aggiudicati con pieno merito. Il tecnico isolano non è certo il tipo da aggrapparsi agli specchi e con la consueta correttezza e serenità commenta una serata da dimenticare.
«La squadra sta peggio in salute di me - sdrammatizza Catuogno -. Inutile recriminare, abbiamo giocato proprio male, anche se siamo stati penalizzati da episodi. La partita è stata infatti decisa da calci piazzati, a parte l´autorete di Piras. Tra l´altro non siamo stati capaci di sfruttare le occasioni favorevoli che magari avrebbero potuto cambiare l´incontro».
Non usa giri di parole, Catuogno, nel commentare la disfatta casalinga (1-4). «Abbiamo giocato decisamente sotto tono, anche perché alcuni dei nostri non erano al meglio della condizione fisica e qualcuno ha addirittura fatto ricorso agli antidolorifici per non mancare all´appuntamento. Inoltre sul piano della tensione emotiva abbiamo faticato a inserirci nel gioco. Palla a terra e triangolazioni in velocità, che sono le nostre armi migliori, ce le siamo scordate». Intanto, domenica si va a Bosa, contro un avversario che insegue a quota 27, ovvero a una lunghezza di distacco. «Cinque gare e quattro scontri diretti per evitare i playout o la retrocessione diretta equivalgono a autentiche battaglie - dice l´allenatore maddalenino -. Speriamo di recuperare al meglio tutti i giocatori. In questi casi la preoccupazione è forte, anche perché la matematica non ci da garanzie di tranquillità. Insomma, i giochi sono più che mai aperti. Dunque se ancora non siamo preoccupati, dovremmo iniziare ad esserlo».
Giovanni Muroni, tecnico dell´Olmedo, è di casa a La Maddalena, dove conta numerosi amici. «La vittoria è meritata - dice -. L´Ilvamaddalena? Ho visto un gruppo meno determinato di altre volte. La mia squadra, che è la più giovane d´Italia di tutta la Promozione, ha giocato una buona gara e dal punto di vista tattico è stata quasi perfetta. Insomma, la scommessa di allestire una squadra di ragazzi giovani e motivati ci sta dando grosse soddisfazioni». (l.i.)
scritto da Lorenzo Impagliazzo - La Nuova Sardegna -
«La squadra sta peggio in salute di me - sdrammatizza Catuogno -. Inutile recriminare, abbiamo giocato proprio male, anche se siamo stati penalizzati da episodi. La partita è stata infatti decisa da calci piazzati, a parte l´autorete di Piras. Tra l´altro non siamo stati capaci di sfruttare le occasioni favorevoli che magari avrebbero potuto cambiare l´incontro».
Non usa giri di parole, Catuogno, nel commentare la disfatta casalinga (1-4). «Abbiamo giocato decisamente sotto tono, anche perché alcuni dei nostri non erano al meglio della condizione fisica e qualcuno ha addirittura fatto ricorso agli antidolorifici per non mancare all´appuntamento. Inoltre sul piano della tensione emotiva abbiamo faticato a inserirci nel gioco. Palla a terra e triangolazioni in velocità, che sono le nostre armi migliori, ce le siamo scordate». Intanto, domenica si va a Bosa, contro un avversario che insegue a quota 27, ovvero a una lunghezza di distacco. «Cinque gare e quattro scontri diretti per evitare i playout o la retrocessione diretta equivalgono a autentiche battaglie - dice l´allenatore maddalenino -. Speriamo di recuperare al meglio tutti i giocatori. In questi casi la preoccupazione è forte, anche perché la matematica non ci da garanzie di tranquillità. Insomma, i giochi sono più che mai aperti. Dunque se ancora non siamo preoccupati, dovremmo iniziare ad esserlo».
Giovanni Muroni, tecnico dell´Olmedo, è di casa a La Maddalena, dove conta numerosi amici. «La vittoria è meritata - dice -. L´Ilvamaddalena? Ho visto un gruppo meno determinato di altre volte. La mia squadra, che è la più giovane d´Italia di tutta la Promozione, ha giocato una buona gara e dal punto di vista tattico è stata quasi perfetta. Insomma, la scommessa di allestire una squadra di ragazzi giovani e motivati ci sta dando grosse soddisfazioni». (l.i.)
scritto da Lorenzo Impagliazzo - La Nuova Sardegna -